Pagina:Ferrero - Diario di un privilegiato, Chiantore, 1946.djvu/83

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diario

ma, condivido le sue idee. Questa sorveglianza è uno sconcio non solo per Guglielmo Ferrero, ma anche per l’Italia. Tutti quelli che passano per il viale Machiavelli (e tutti i forestieri vi passano perchè è nella classica gita del viale dei Collii) si informano. Sono contrario a questa politica, non la capisco, ma che vuole... Papà vada a Roma, esponga le sue idee al duce. Certamente la sorveglianza sarà tolta e gli saran dati i passaporti».


6 Febbraio.

Papà e mamma tornano da Roma molto soddisfatti. A Roma erano seguiti — naturalmente (un agente in permanenza nella hall dell’hotel interpellava gli amici — ma era un agente discreto, che non ingombrava troppo); ma papà e mamma hanno potuto vedere parecchia gente. Hanno avuto anche parecchi incidenti curiosi, questo fra l’altro.

Alloggiava con loro all’hotel Continental un signore alto, bruno, distinto, che


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