Pagina:Fiabe e leggende Emilio Praga.djvu/123

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i tre amanti di bella 119



XXXV.


     — Troppo tardi!
                                   — Di Steno tur l’ultime parole.
E sparì.
               Mie signore dalla cera stravolta
Perchè, mai non avendo che un amante alla volta,
Già m’aspettate al varco per gridar: «l’eroina
Fino a qui perdonabile or del tutto rovina,
Che fra Steno e Lionello si appiglia all’uno e all’altro».
V’ingannate, signore; la Dio mercè son scaltro.
Nè saprete che avvenne nel cor di Bella Alvaro.