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84 fiabe e leggende



XIX.


     — È un sì! — gridò Lionello, e fu un grido sì forte
Che rintronò per tutte le taciturne porte
Del palazzo affittato dall’ebreo di Rialto.
Certo il Fauno guardava il cavalier dall’alto:
L’eco di quella voce, fra le sue forme desto,
Errò nel peristilio, a lungo, oscuro e mesto.
Ma il cavalier, beato come un chierco in vacanza,
Gli saltava d’intorno in forsennata danza.
— Stanotte! Ella acconsente... mi seguirà stanotte!
Ah messer Diego Alvaro! le Fondamenta Rotte
Vedran sciogliere un legno a insaputa dei Dieci!
Ben n’era certo! e tutto a predispor ben feci:
A quest’ora Consalvo già appresta; donna Bella
Finge di coricarsi e rimanda l’ancella...
Grazie! cortese lampada che a legger m’aiutasti.
Scriveremo un poema per narrare i tuoi fasti!