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OSSERVAZIONI AL CANTO PRIMO




(1) Il poeta si mostra tosto qual egli è in tutte le sue opere. Egli entra francamente in materia, e senza perdersi in preamboli. La proposizione veramente serve alla chiarezza e fissa l’idea e l’unità dell’azione: pure non è assolutamente necessaria. Tutto giorno si raccontano mille storie e novelle, senza premettervi alcuna cosa. La Musa era una divinità incognita ad Ossian: però non poteva implorarne il soccorso. Ma quando egli l’avesse conosciuta, io credo che potesse dispensarsi da questo cerimoniale. L’invocazione, dicono i critici, acquista fede alle cose, giustifica il mirabile, e concilia dignità al poeta, facendolo comparire ispirato. Quanto al primo, potrebbe dirsi piuttosto ch’ella genera diffidenza. «Sappiamo, dicono le Muse appresso Esiodo, raccontar molte bugie, simili al vero.» Riguardo al mirabile, se questo mal s’accorda col verìsimile, e col conveniente, l’invocazione disonora la Musa, in luogo di giustificar il poeta. Ossian, il cui mirabile non ripugna al buon senso, non avea bisogno di mallevadori. Finalmente è meglio che l’ispirazione apparisca dallo stile, che dall’avviso dell’autore. Ossian non espone l'affisso di poeta. Si crede d’ascoltar un uomo ordinario, che racconti un fatto. Ma la divinità che lo agita non si farà sentire che con più forza. Non fumum ex fulgore, sed ex fumo dare lucem postulat.

(2) Le relazioni per dialogismo sono molto in uso appresso per i poeti antichi. Esse hanno molta energia ed evidenza, e perciò sono più confacenti alla poesia. Ma è da osservarsi che questa bellezza poetica deve l’origine alla rozzezza delle menti nei secoli primitivi. Il rilevar lo spirito d’un discorso, e farlo suo nel riferirlo non è proprio che d’un ingegno riflessivo ed esercitato. Così vediamo che le relazioni del volgo sono quasi sempre drammatiche.

(3) Una delle regole intorno al carattere dell’eroe d’un poema si è che la prima idea che si presenta di lui, ci prevenga favorevolmente. Alcuni poeti fanno essi medesimi i ritratti dei loro eroi. Ma il modo più semplice insieme e più artifizioso è quello di farli risaltare indirettamente. Nessuno conobbe questa finezza meglio di Ossian. Fingal non comparisce che nel terzo canto, e sembra che il principale attore sia Cucullino. Ma il suo nome si