Pagina:Fior di Sardegna (Racconti).djvu/89

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fredda nella sua sommità. Il luogo è selvaggio e pittoresco, gli alberi altissimi e folti, le rocce coperte di muschio, il suolo disuguale nascosto da una folta vegetazione silvestre. Le felci d’oro ondeggiano alla brezza dei boschi, l’ellera, le aline, i rovi verdeggianti e le borraccine dai fiori rossi tappezzano le rupi erte, gli enormi massi tagliati a picco, dalle cui cinte si godono immensi orizzonti stendentesi sino al mare sotto la curva di un magnifico cielo, paesaggi verdi, vallate bionde, ondulate, nude, montagne e altre montagne ancora, villaggi azzurreggianti nella lontananza, finchè l’occhio si stanca nella nebbia che vela l’orizzonte dietro cui sorridono le pianure del sud inondate di sole e di verzura. I ruscelli cadono mormorando sul granito e i giunchi crescono nell’umidità, all’ombra degli alberi susurranti, e le gazze cantano allegramente nell’azzurro di quei boschi non ancora profanati dalla scure dell’uomo.

Non ci voleva di meno per commuovere Lara. — Sulle prime aveva resistito, sorridendo amaramente della promessa di sua madre, e dicendosi fra sè che avrebbe fatto meglio a farla morire, la Madonna; poi aveva chinato il capo. Tanto! tutto per lei era lo stesso; andando in campagna o rimanendo a casa, il tempo doveva lo stesso trascorrere. — Si fecero i preparativi, perchè non si va così a tali luoghi come ad una semplice passeggiata. Bisogna portar su le provviste per due settimane di vita, gli attrezzi necessari per la cucina e per il sonno, i dolci, ecc. ecc. Ogni giorno affluisce lassù una gran folla di gente, da tutti i villaggi vicini, che sale la mattina e scende la sera, come il sole, ed ai «novenanti» tocca fare i dovuti onori di casa, invitando a pranzo gli amici. Lara odiava tutti questi costumi, sicchè, prevista una gran noia, si munì di libri, decisa di svignarsela fra i boschi e restar sola leggendo il più possibile.

Salirono agli ultimi di agosto. La stanza destinata a loro era la più ampia e la più bella, cioè la meno distrutta. Le pareti, nere, corrose, il tetto di grosse travi e di canne pur esse nere, il pavimento di terra, una vecchia finestra e una porta più vecchia ancora: ecco la casa che la famiglia intera, cioè Lara e Pasqua, donna Margherita e due serve (perchè don Salvatore, rimasto a X***,