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Unigena, impellens nutantibus aera pennis,
     Obtulit Arsinoes Locridos ales equus. 54

varianti.

Verso 53. Mureto, Stazio impellente. Nic. Heinsio undigena. Mureto natantibus. Bentlejo, Valcken. nictantibus. Stazio aere. — Verso 54. Principe, edizioni antiche, e gli editori tutti sino a Doering Chloridos per Locridos. Stazio trasse da’ mss. locricos. Mss. nostro Y elocridicos. Bentlejo assicurò la nostra lezione: Corradino e Valcken. soli la accolsero. Guarino per ales equus lesse ales equis; e Stazio vorrebbe alisequus come pedisequus. Scaligero alis equos.

note. Versi 53 — 54.

Unigena. Gemello. Esiodo, Teogonia verso 378 canta l’Aurora madre de’ venti. Tanto più dev’essere madre di Zefiro vento soave, e mattutino. Catullo nelle nozze di Peleo, verso 300, chiama Diana unigenam Phoebi, i quali Dei sappiamo nati di Latona in Delo ad un parto. A che dunque i commentatori tormentano se e gli altri per l’interpretazione di questa parola? Il gemello dell’Etiope Mennone è Zefiro che spira su l’aurora. Badisi che l’attributo di recare per conforto della terra il vento dato da Callimaco all’aurora, ove non converrebbe fra noi se non ne’ mesi estivi, nel caldo cielo degli egizj e de’ cirenei è giustamente attributo perpetuo.

Impellens aera nut. etc. Pittura evidente del volar degli uccelli quando si affrettano. Meglio Virgilio En. v. 515.

     Jam vacuo laetam coelo . . . et alis
     Plaudentem .... columbam.

Verso tolto dall’Iliade lib. xxiii. 875, ed abbellito. Molte belle immagini di numi, di genii, e di cavalli alati abbiamo, dopo Omero, negli ebrei ed in tutti gli altri poeti