Pagina:Francesco Malaguzzi Valeri - Leonardo da Vinci e la scultura, Bologna, 1922.djvu/47

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LE SCULTURE ATTRIBUITE A LEONARDO 37 dicembre 1 909 degli Amtliche Berichte der Kgl. Kunstsam- mlungen in Berlin) — fecero conoscere che il busto, in cui la cera ha preso consistenza, forma e patina date solamente dai secoli, era antico e stato fuso « a vuoto » e che per impedirne la rovina era stato dato 1' incarico al Lukas di riempirlo di gesso e di completarne le braccia. Risultò che il busto, appartenente a lord Palmerston, era quindi stato in semplice deposito nello studio del supposto falsificatore : le cui cere — acquistate dal Museo berlinese quali corpi del delitto « devono finire di persuadere il più incredulo Tom- maso che vi lasci aderire le sue dita — come scrive Ernst Diez ('). Essi presentano una superfìcie grigio-sporca; non hanno traccia alcuna di policromia, e conservano l'odore di cera, non ancora scomparso dopo quarant' anni. Qualsiasi materia si presta alle falsificazioni meglio che la cera, la superfìcie della quale acquista soltanto attraverso i secoli una rigidezza cristallina ». Si vuole che Leonardo, durante il suo soggiorno a Firenze nei primi anni del Cinquecento, abbia dipinto un quadro rappresentante Flora, a giudicare dalle ripetizioni dei suoi sco- lari. Il Lomazzo, d 'altra parte, ricorda pure che Leonardo dipingeva allora volontieri figure femminili « ornate a guisa di primavera, come il ritratto della Gioconda, ne' quali ha espresso tra le altre parti meravigliosamente la bocca in atto di ridere ». Se ne conclude dal Diez non senza verosimi- glianza : « Per condurre a termine il ritratto di Madonna Lisa occorsero parecchi anni. Nulla di più ammissibile che Leonardo, il quale aveva modellato un Gesù bambino per (') // busto in cera di Flora allribuHo a Leonardo. In «Rassegna d'Arte», gennaio, 1910.