Pagina:Frezzi, Federico – Il quadriregio, 1914 – BEIC 1824857.djvu/357

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capitolo xv 351

     credo che verrá Cristo un’altra volta,
e che ognun rivestirá sua carne,
quantunque sia disfatta e sia sepolta;
     allora egli verrá a giudicarne
140con pompa trionfante e con maièsta,
col corpo che fu offerto a liberarne;
     e ch’alla tromba della sua richiesta
verranno innanzi a lui i vivi e i morti
alla sentenza della sua podèsta;
     145e quelli poi dividerá in due sorti,
e mandará li rei a valle inferna
e li suo’ eletti agli eterni conforti.
     Credo i beati e credo vita eterna,
che solo a’ virtuosi Dio la dona,
150che hanno fede e caritá fraterna;
     ché, come la Scrittura ne ragiona,
Dio non vuole, né vòlse aver mai seco
se non vertú perfetta e cosa buona;
     E però comandò che ’l zoppo e ’l cieco,
155leproso e brutto non intrasse al tempio,
né fusse offerto a lui infetto pieco;
     e questo fu nel sopradetto esempio».