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402 nota

cannetiana «e letizia»; ma il senso diventa piú chiaro, mi pare, spostando la «e»; v. 65: Mi son permesso di allungare «opposto» in «opposito» per dare al verso una piú giusta misura.—Cap. IV, v. 39: Anche qui mi son permesso di aggiungere un articolo, che solo nel cod. Ashb. 372 ho trovato e che mi pare necessario; vv. 112-117: Il plurale verbale dell’ultimo verso, che si legge nei testi antichi forse per attrazione della parola «braccia» del penultimo, discorda col soggetto «pietá» del primo: per questo ho creduto di cambiare «sariano» in «fariale».—Cap. V, v. 13: Sebbene i testi antichi confermino la lezione cannetiana «a lei le», ho tolto il «le», che è un’inutile ripetizione.—Cap. VI, v. 139: Nella Folignate si legge «son le» con una prolessi di «a lei»: nella Perugina abbiamo ugualmente «songli»: io ho tolto il «le» e compiuto il verbo. Cap. VII, v. 144: La lezione folignate «quel testo», che pure si trova nei codici e nelle altre stampe, non si accorda col senso della frase: per questo l’ho ritenuta falsa correzione di «nel testo».—Cap. VIII, v. 27: Invece di «non lor dá» alcuni testi hanno «non lo dá», che è lezione meno chiara: io mi son permesso di invertire le parole della lezione folignate; v. 147: Al Canneti sfuggí la variante della Perugina «nell’arte di Gano», che trovo confermata da due codici e che mi sembra migliore della lezione, da lui accolta, «nell’arte d’ingano».—Cap. IX, v. 50: In tre codici e nella Perugina invece di «Farsaglia» si legge «Tesaglia»: la variante, che non fu registrata dal Canneti, si sarebbe potuta anche accettare, se la lezione folignate non fosse piú determinata; v. 64: La variante «tolosano», giá registrata dal Canneti, si trova anche in altri testi, che egli non vide, e nella Perugina, che non cita; vv. 101 e 110: In nessuno dei testi da me consultati mi è occorso di leggere le varianti errate del cod. Bol. 989 «Niccolò dalla Fava gentile» e «figliuolo» invece di «Mastro Gentile» e «Folegno», su cui si fonda principalmente la rivendicazione cannetiana del Quadriregio a F. Frezzi.—Cap. XII, v. 107: Della opportunitá del verbo «s’attosca» in questo luogo discussero giá il Boccolini (cfr. le sue Dichiarazioni, p. 231) e il Canneti (cfr. la sua Dissertazione, p. 75), che pensarono a una possibile corruzione della parola originaria; ma io non ho trovato alcuna variante che giustifichi quei dubbi; v. 140: Ho cambiato la preposizione «a» nel verbo «ha», che però non ho letto in alcun testo antico.—Cap. XIII, v. 61: Ho ridotto di mia iniziativa «appartien» a «pertien»; v. 77: Negli altri testi invece di «ingegnasi» si legge «si ingegna».—Cap. XIV, v. 132: Non avendo trovato varianti o correzioni al verso oscuro della Folignate «e la vittoria benché ’l mondo affliga», ho creduto di chiarirlo aggiungendo un «è» e separando le due parti di «benché».—Cap. XVI, v. 119: Mi è parso necessario aggiungere un «e», che nella Folignate e nei testi antichi da me consultati manca; v. 140: Il verbo «cresce» della Folignate non dá un senso chiaro; io gli ho sostituito «ci esce», che mi è stato molto opportunamente suggerito dal cod. Ashb. 372.—Cap. XVII, v. 140: Scegliendo la variante «