Pagina:Gaci - Poetica descritione d'intorno all'inventioni della sbarra combattuta in Fiorenza, 1579.djvu/10

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[versione diplomatica]

Fermati queſti nel detto luogo, venne d'altra parte vna pellegrina donzella, la quale, ſecondo che ne' ſuoi ſcritti moſtraua, era nobile, & ricca Signora di Dalmatia. Preſo coſtei conſiglio dall'oracolo d'Apollo, come far doueſſe a liberare da ſtrano incanto il caro marito, riceuutone benigno reſponſo, & promeſſa di fauoreuole aiuto; comparue l'inuocato Dio ſopra vn carro, lo quale da due Affricani Leoni tirato veniua: & pregando fuoco dal Cielo, fu in vno ſtante da vno acceſo folgore vna montagna percoſſa, la quale dopo molti fuochi, che mandò fuora, s'aperſe: & d'eſſa ſi vide vſcire vno ſpauentoſo moſtro, lo quale horribili fiamme ſpirando, camminò tanto per lo campo, che al carro del luminoſo Dio fatto vicino, chinata a terra vna teſta di lione, cui egli nel mezo d'altre quattro, che, di ſerpente haueua, di ricchiſſimo cerchio coronata portaua, alla pellegrina donzella offerſe quella corona, della quale niuna donna poteua il crine adornarſi, che Prencipeſſa, e di merito ſopra l'altre non foſſe. Queſta; come a tal donna; fu donata alla Sereniſs. Gran Ducheſſa. Riceuuta ſua Altezza la corona, & per quello finito l'incanto, vſcì tra l'ali del Serpente in habito d'armato Caualiero il marito della pellegrina donzella. Coſtui; paſſeggiato il campo, fermandoſi alla ſolita reſidenza de' Venturieri; a gli altri, che doueuano dopo lui comparire diede luogo.


[versione critica]

Fermati questi nel detto luogo, venne d'altra parte una pellegrina donzella, la quale, secondo che ne' suoi scritti mostrava, era nobile, et ricca Signora di Dalmatia. Preso costei consiglio dall'oracolo d'Apollo, come far dovesse a liberare da strano incanto il caro marito, ricevutone benigno responso, et promessa di favorevole aiuto; comparve l'invocato Dio sopra un carro, lo quale da due Affricani Leoni tirato veniva: et pregando fuoco dal Cielo, fu in uno stante da uno acceso folgore una montagna percossa, la quale dopo molti fuochi, che mandò fuora, s'aperse: et d'essa si vide uscire uno spaventoso mostro, lo quale horribili fiamme spirando, camminò tanto per lo campo, che al carro del luminoso Dio fatto vicino, chinata a terra una testa di lione, cui egli nel mezo d'altre quattro, che, di serpente haveva, di ricchissimo cerchio coronata portava, alla pellegrina donzella offerse quella corona, della quale niuna donna poteva il crine adornarsi, che Prencipessa, e di merito sopra l'altre non fosse. Questa; come a tal donna; fu donata alla Sereniss. Gran Duchessa. Ricevuta sua Altezza la corona, et per quello finito l'incanto, uscì tra l'ali del Serpente in habito d'armato Cavaliero il marito della pellegrina donzella. Costui; passeggiato il campo, fermandosi alla solita residenza de' Venturieri; a gli altri, che dovevano dopo lui comparire diede luogo.


L'oscura