Pagina:Gaetano Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855.djvu/142

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educazione della pianticella nel vivaio. 137

gere l’umore in alto pei rami, a scapito del prodotto in frutti. In quest’ultimo caso adunque si dovrà dare al tronco un’altezza di circa 0m,80: lo stesso si farà nelle località esposte ai venti, e nell’ultima zona ove è possibile la coltivazione dell’ulivo.

Tra le molteplici forme che vennero date alla pianta dell’ulivo sembra che la migliore sia quella di un cono rovesciato, vuoto nel mezzo, come si dà comunemente ai gelsi ed agli agrumi, essendo questa la forma che permette un più libero ingresso dei raggi solari anche nell’interno delle ramificazioni. Per disporre l’ulivo a questa foggia nel vivajo, in cui le piante siano a 1m,60, nella primavera del terzo anno si taglia in A la cacciata principale, immediatamente sopra i quattro primi rami opposti che sorgono a quell’altezza cui vuolsi stabilire il tronco (fig. 195). I rami lasciati nella primavera del quarto anno presentansi ciascuno come alla figura 196, ed in allora si troncano in A le cime di questi rami, servendosi del ramoscello B per prolungare la ramificazione in senso meno orizzontale; si sopprime intieramente il rametto C, e si accorciano alcun poco gli altri D. Così alla primavera del quinto ciascuna ramificazione principale sarà disposta come