Pagina:Galilei - Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze - 1638.djvu/87

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notabile errore far conto che l’aria non detragga cosa di momento dalla assoluta gravità, ed in consequenza dall’assoluta velocità, di tali materie; onde, speditamente trovato l’eccesso della gravità loro sopra la gravità dell’acqua, diremo, la velocità loro per aria alla velocità loro per acqua aver la medesima proporzione che la loro totale gravità all’eccesso di questa sopra la gravità dell’acqua. Per esempio, una palla d’avorio pesa venti once, altrettanta acqua pesa once diciasette; adunque la velocità dell’avorio in aria alla sua velocità in acqua è, prossimamente, come venti a tre.

SAGR. Grandissimo acquisto ho fatto in una materia per se stessa curiosa e nella quale, ma senza profitto, ho molte volte affaticata la mente; né mancherebbe altro, per poter anche praticare queste specolazioni, se non il trovar modo di poter venire in cognizione di quanta sia la gravità dell’aria rispetto all’acqua, ed in consequenza all’altre materie gravi.

SIMP. Ma quando si trovasse che l’aria, in vece di gravità, avesse leggerezza, che si dovrebbe dire de gli auti discorsi, per altro molto ingegnosi?

SALV. Converrebbe dire che fussero stati veramente aerei, leggieri e vani. Ma vorrete voi dubitare se l’aria sia grave, mentre avete il testo chiaro d’Aristotele che l’afferma, dicendo che tutti gli elementi, eccetto il fuoco, hanno gravità, anco l’aria stessa? segno di che (soggiugne egli) ne è che l’otro gonfiato pesa più che sgonfiato.

SIMP. Che l’otro o pallone gonfiato pesi più, crederei io che procedesse non da gravità che sia nell’aria, ma ne i molti vapori grossi tra essa mescolati in queste nostre regioni basse; mercé de i quali direi io che cresce la gravità dell’otro.

SALV. Non vorrei che lo diceste voi, e molto meno che lo faceste dire ad Aristotele; perché, parlando egli de gli elementi e volendomi persuadere che l’elemento dell’aria è grave, facendomelo veder con l’esperienza, se nel venire alla prova ei mi dicesse: «Piglia un otro e empilo