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conferenza segreta, nel fumoir dell’albergo col barone De Renzis e col commendatore Bellotti-Bon e s’era anche notato che, nel separarsi, il conte aveva il viso raggiante e si stropicciava le mani, come uno studente che ne abbia fatto una delle sue. La Santacilia, un po’ più tardi, chiacchierando intimamente con le Cingoli, aveva detto:
— Ve lo dico in tutta segretezza e mi raccomando!... domani, il contino entrerà in casa Sterbini, travestito da portalettere.
Mezz’ora dopo, per mezzo dell’ostricaro, la maggiore delle Cingoli aveva spedito all’ammiraglio questo biglietto:
— In guardia! il nemico verrà domani mascherato da portalettere.
— Va bene! — pensò l’ammiraglio,