Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/133

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mille diavoli! e ora che si fa? che si fa? — urlava l’ammiraglio, cacciandosi la mano nei capegli.

— Si calmi, signor ammiraglio! — disse il dottore, — quel che si poteva far di meglio, già è stato fatto. Non credo che il caso sia dei più gravi, sebbene la ferita sia molto pericolosa. Per il momento il ferito ha bisogno unicamente di riposo....

— Va bene: ma intanto? animo, portiamolo di là, sul sofà dello studio mio: vi starà molto meglio.

Non aveva finito di parlare, che tutti afferrarono il ferito, e lo portarono con sollecitudine nella camera indicata dall’ammiraglio, mentre il dottore diceva:

— Spero che, tra qualche ora, lo potremo riportare al suo domicilio: anzi an-