Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/141

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La Santacilia, che s’era avvicinata all’ammiraglio, gli bisbigliò:

— Ma guardi che bella coppia; è un vero peccato!

— Un matto da catena! — mugolò il vecchio crollando le spalle.

— Dunque? — chiese Giorgio, guardando Bice negli occhi.

— Dunque.... guarisca subito: e pensi che il mio cuore.... d’amica non può a meno di augurare che si avveri tutto quel che desidera!

— Ma allora, eccomi guarito! — esclamò Giorgio, e levandosi in piedi, stese la mano, ridendo, all’ammiraglio, dicendogli — Carissimo suocero, la vostra figlia adorabile ne sa più dell’onorevole Baccelli.

L’ammiraglio pareva a dirittura don Bartolo, nel momento più critico.