Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/161

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ebbe ancora un momento d’esitazione: ma poi si precipitò audacemente nelle braccia aperte dell’ammiraglio, che gli gridò:

— Qua, figliuolo mio, un bell’abbraccio: è la provvidenza che vi manda!

— Perdonate, ammiraglio, ma io non credo alla divina provvidenza!

L’ammiraglio, incerto se fosse uno scherzo, guardò con una certa meraviglia il capitano.

— Possibile, — disse poi, — che un uomo di mare....

— Già, prima di tutto, — proseguì il capitano, con accento freddo e sarcastico, — io sono pochissimo uomo di mare.

— Come mai tale cambiamento? Quando eravate appena alto così, non amavate che il mare, e i vostri giocattoli, me lo ricordo benissimo, erano barche e barchette.