Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/177

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zato, e guardandolo con la coda dell’occhio.

— Figlia mia, — disse l’ammiraglio con un accento che tradiva una certa tal quale preoccupazione, — ecco il momento che abbiamo tanto desiderato; ti presento il capitano Ezio Liberti, che dobbiamo considerare ormai come uno di famiglia.

— Non ancora! — interruppe il capitano, inchinandosi.

E Bice, con ingenuità e voce incantevole:

— Stavo per dire lo stesso anch’io....

— Corbezzoli! — brontolò tra i denti l’ammiraglio, — si comincia bene.

— Io non intendo, — proseguì il capitano imperturbabile, — intrufolarmi in questa casa come un incomodo o un intruso....