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l’ammiraglio si arrenderà per evitare uno scandalo.
— Non credo: quell’uomo è un pesce cane. Egli già s’immagina che ci troviamo uno di fronte all’altro, in procinto di farci dei buchi nelle parti più sensibili.
— Oh, ecco Massimo: sentiamo che cosa ne pensi.
Massimo, prima di tutto, cominciò a servirsi largamente del caciucco, che giungeva allora in tavola, e poi manifestò il suo concetto.
Bisognava far sapere all’ammiraglio che il duello era alla pistola, a venticinque passi, con facoltà d’inoltrarsi fino alla barriera di cinque passi, tirando fino a che uno dei due avversari non cadesse sul terreno.
— Se non è un cannibale, — con-