Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/205

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— No: dopo dieci anni, di polmonite.

— I duelli alla pistola, — disse il De Renzis, per dire qualche cosa, — o sono troppo tragici o sono una grandissima burletta.

— Avete ragione! — soggiunse l’ammiraglio, e volgendosi al Tibaldi: — se, adunque, vi capitasse un duello alla pistola, procurate che sia una grande burletta, e ci faremo tutti un sacco di risate.

— Mi sentirò incoraggiato a riderne, se me ne darete l’esempio.

— Magari: io, vedete, ne rido già fin d’ora: e vi raccomando un’altra cosa: che il duello sia a tre passi, o anche a due: gli avversari sparano, poi si pigliano a braccetto e vanno a far colazione: così, non soltanto l’onore, ma anche l’appetito è soddisfatto.