Pagina:Gandolin - Guerra in tempo di bagni, Milano, Treves, 1896.djvu/223

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solata di miss Trollope e vi impresse un lungo bacio, ma l’inglese si svincolò dalla stretta dicendo con un sorriso:

— Liberiamo il prigioniero.

— Può liberarsi da sè, — rispose Massimo, — perchè il cassone si apre per di dentro: guardate, ecco Lazzaro che viene fuora.

Infatti, Giorgio, che non aveva perduto una parola, alzò il coperchio del cassone, e fece vedere la sua faccia pallida, spaurita e sorridente, che pareva un misto fra la convalescenza e l’agonia.

Massimo l’aiutò a uscire dal cassone, chiedendogli:

— Respiravi bene?

— Benissimo: soltanto la posizione era molto disagiata e sentivo intormentirsi le braccia e le gambe in un modo spaven-