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la forza letterale di questa citazione classica) non si fermava! Già aveva spinto il suo filo per un pollice nella mia carne, e le mie sensazioni diventavano confuse ed indistinte. Talora mi pareva di essere a Filadelfia presso al potente dott. Money-penny; tal’altra nel gabinetto del sig. Blackwood, ricevendo le sue preziose istruzioni. Poi il dolce ricordo di antichi giorni migliori si presentò al mio spirito, e sognai il felice tempo in cui il mondo non era che un deserto, e Pompeo non era ancora interamente crudele!
Il tac-tac della macchina mi divertiva. Mi divertiva perchè, in quel punto, le mie sensazioni confinavano col benessere perfetto, e le più insignificanti circostanze mi davano piacere.
Ma ad un tratto provai un ineffabile dolore, e compresi la mia miserevole posizione. La lama era entrata per due pollici nel mio collo. Io invocai la morte liberatrice, e le mie labbra mormoravano gli squisiti versi del grande poeta spagnuolo, Miguel de Cervantes:
Vanny, buren, tan escondida
Querry no te senty venny
Pork and pleasure, delly morry
Nommy, torny, darry, widdy!
Un nuovo argomento di terrore, tale da impressionare i più forti, si produsse. I miei occhi, sotto la terribile pressione, uscivano letteralmente dall’orbita!
Mentre pensavo al pericolo di perderli, uno di