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Beatrice Berlingheri ebbe gran rinomanza anche per lo splendore con cui viveva, e per le feste che si celebravano nei suoi palagi ove tutto era eleganza e galanteria. Ad Aix, ove abitualmente risiedeva, teneva una corte riguardata come l'asilo delle scienze e il centro del buon gusto; e fu perciò che le sue figlie, formate sotto un modello così perfetto, vennero ricercate dai più distinti monarchi del loro tempo. Essa protesse generosamente i Trovatori di cui era piena la Provenza ai suoi tempi, ed abbiamo ancora una celebre ode marziale che a lei diresse la poetessa Chiara d’Anduse.

E per tornare ora a Beatrice Margherita, soggetto principale di questo capitolo, essa, spiegando sempre nuova attività, facendone oggetto, via via, pensieri ed opere confacenti ai suoi anni, fondava in Savoia, nel luogo detto le Scale, un celebre ospizio, ed una commenda per l'ordine Gerosolimitano; ed ivi, poi che fu vedova, venne a soggiornare, e tranquillamente poi vi moriva in età ancor verde nel 1257.

Uno splendido monumento, ornato di ventidue statue, le fu innalzato in Altacomba dai figli, ma andò in rovina nelle guerre del 1600, ripetuta conferma della fralezza delle cose umane.