Pagina:Geografia fisica, Geikie 1878.djvu/77

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Dell’Idrografia, ossia della circolazione, ecc. 69

di pioggia, scava in mezzo alla polvere una di quelle fossette superiormente descritte (§ 146). Col crescere della pioggia, quelle impronte scompajono, e tutta la via si trasforma quasi in scorrevole pantano. Guardate come l’acqua si volge all’ingiù.

156. Osservando più partitamente, troverete che la via è tutta seminata di piccole asprezze. Qui un lungo solco; là un sasso che sporge; e così via, via, tante irregolarità che l’acqua mette in evidenza, mentre difficilmente l’occhio le avrebbe scoperte sulla strada quand’era asciutta. Ogni più piccola depressione, come ogni più piccolo rilievo, hanno una speciale influenza sul corso dell’acqua. Così dove si apre un solco, le goccie d’acque, insieme fluendo, formano un ruscelletto, mentre le pietruzze sporgenti lo fanno rifluire, e lo costringono a gettarsi, serpeggiando, ora a destra e ora a sinistra.

157. Presso la sommità del pendìo della strada non si vedono che alcuni piccoli rigagni; ma più in giù crescono di numero e di potenza. Al tempo stesso confluiscono gli uni cogli altri, finchè, al piede della discesa, ruscelli e gore abbastanza considerevoli scorrono, abbondantemente nutriti dagli scolatizî che continuano a discendere dalla parte della via più elevata.

158. Questa via inclinata, colle sue ramificazioni di ruscelli di pioggia, confluenti in più larghe correnti al piede della discesa, rappresenta benissimo i grandi piani inclinati dei paesi e dei continenti, a cui rivolgiamo di nuovo la nostra attenzione.

159. Perchè l’acqua scorre sul pendio di una strada? Perchè scorrono i fiumi? Perchè si muovono continuamente nella stessa direzione? Per la stessa ragione, rispondo, per cui discende sul suolo un sasso,