Pagina:Gerusalemme liberata II.djvu/268

Da Wikisource.
242 LA GERUSALEMME

CIV.


     Onde Raimondo ai suoi, dall’altra parte,
Grida: o compagni, è la Città già presa.
Vinta ancor ne resiste? or soli a parte
828Non sarem noi di sì onorata impresa?
Ma il Re cedendo alfin di là si parte:
Perch’ivi disperata è la difesa:
E sen rifugge in loco forte ed alto,
832Ove egli spera sostener l’assalto.

CV.


     Entra allor vincitore il campo tutto
Per le mura non sol, ma per le porte.
Ch’è già aperto, abbattuto, arso, e distrutto
836Ciò che lor s’opponea, rinchiuso e forte.
Spazia l’ira del ferro: e va col lutto
E con l’orror, compagni suoi, la morte.
Ristagna il sangue in gorghi, e corre in rivi
840Pieni di corpi estinti, e di mal vivi.