Pagina:Giacomelli - Dal diario di una samaritana, 1917.djvu/27

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buso del vino, per le gravi malattie che procurano: al cuore, al fegato, allo stomaco, ai polmoni, al cervello, tanto che molti diventano pazzi o cattivi, e finiscono all’ospedale o in carcere. Li faccio pure riflettere su tutte le conseguenze di discordie in famiglia, di scandalo ai figliuoli, e sulla miseria alla quale condanna la sua casa un padre di famiglia che beve; oltre poi al fatto gravissimo che i figli che nascono da un alcoolizzato, o generati in istato di ubbriachezza, sono soggetti a tristissime eredità... E all’ospedale non mancano esempî di bambini disgraziati, vittime dei vizi, di qualsiasi genere, dei genitori...

Per lo più obiettano che il vino è necessario, (mentre è provato che i pretesi benefici del vino non sono che un inganno del momento), e che basta non eccedere. Ma si sa come si comincia, e non si sa come si vada a finire. Si dice che l’appetito viene mangiando, e per le bevande alcooliche si potrebbe dire che la sete viene bevendo. Non vi pare, figliuoli? Ho paura che qualcuno di voi ne sappia qualchecosa, anche per esperienza.


Li 13. — Stamane mi sono occupata di due soldati che son guariti dalla ferita, ma hanno bisogno di massaggi, perchè l’arto irrigidito riprenda i movimenti.

Entrambi si lasciarono fare senza resistenza, per quella disciplina che i soldati serbano anche all’ospedale. Eppure mentre eseguivo il mio lavoro, andavo accorgendomi della diversità dei loro animi. Uno, evidentemente, tende a tirare in lungo... egli non ha davvero fretta di guarire. L’altro, invece, lo si vede onestamente