Pagina:Gianni di Parigi.djvu/14

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13 ATTO

Gia.

Tutto qui spiri - gioja e allegria,
   135Bacco c’inspiri - dolce follia:
   Il Nume è questo - ch’io servirò.
(Ma se mi piace - la bella dama,
   Che tanta brama - in me destò,
Bacco perdonami - son disertore:
   140Servo d’Amore - mi renderò.)

Gianni e Coro.

Tutto qui spiri - ecc.(l’ed. Lor. e il Coro partono)

SCENA V.

Gianni e Oliviero.


Gia.

Che ne dici, Olivier? Come ti sembra
Questa maniera mia di far vïaggio?

Oli.

Bizzarra, e tal che un paggio
145Non può trovarla che piacevol molto.
Quel tratto disinvolto,
Quel parlar, quel vestir sì ben trasforma
Il figlio di Filippo di Valese,
Che ognun lo prenderia per un borghese.

Gia.

150Qualunque dell’impresa a cui m’accingo
L’esito sia, se d’eseguirla il modo
Sembra un po’ matto, converrassi almeno
Che l’intento e il disegno è saggio appieno.
„ Difatti, ovunque io sento
155Nomar la principessa di Navarra,
„ Lodarne la beltà, vantarne i pregi,
„ Mille principi e regi
„ A piacerle aspirar; d’egual desio
„ Pieno in segreto anch’io ma più prudente,
160Anzi che dichiararmi, io vo’ di lei
„ Giudicar da me stesso: il re noi vieta;
„ E da migliori cavalier’ seguito
„ Io parto travestito, e porto meco
„ Quanto fia d’uopo, se sarò sforzato