Pagina:Gianni di Parigi.djvu/25

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PRIMO 23

       Io la prego d’ aggradire
       Quel ch’io faccio preparar.

Sin.

Insolente! hai tanto ardire?

Gia.

       Gentilezza anzi mi par.

Sin.

450Principessa, lo sentite?
       Proferite... decidete...
       Qual partito prenderete?

Pri.

       Il partito... d’accettar.

Tutti

Accettar!

Pri.

                  Non altramente
       455Far poss’io, signor borghese,
       Per risponder degnamente
       Ad invito sì cortese,
       Che gradirlo di buon core,
       E del pranzo profittar.

Sin.

Veglio o sogno?

Gia.

                                         460Oh! qual favore!

Ped. Lor.

       (Mi comincio a confortar.)

Tutti

Finchè il pranzo e la mensa si appresta,
   L’appetito fra’ giuochi s’inganni;
   Passa il tempo con rapidi vanni
   465Dove alberga la gioja e il piacer.

Pri.

(Non vi è idea più bizzarra di questa:
   Vo’ lo scherzo seguire e tacer.)

Gia.Oli.

(Vieni amore, concorri alla festa,
   E seconda il gentile pensier.)

Sin.

470(Se sua altezza ha perduta la testa,
   Ch’io la perda egualmente è mestier.)

Ped.Lor.

(Finalmente passò la tempesta,
 E possiamo cogli altri goder.)



FINE DELL’ATTO PRIMO.