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236 storia della decadenza

tali mire avea Diocleziano scelta per sua residenza, ed abbellita Nicomedia; ma la memoria di Diocleziano era con ragione abborrita dal protettor della Chiesa, e Costantino non era insensibile all’ambizione di fondare una città, che potesse perpetuar la gloria del proprio suo nome. Nel tempo delle ultime operazioni militari contro Licinio, ebbe bastante opportunità di esaminare, come soldato non meno che come politico, l’incomparabile posizione di Bizanzio, e di osservare quanto era fortemente guardato quel luogo dalla natura contro gli attacchi de’ nemici, mentr’era da ogni parte accessibile a’ vantaggi del commercio. Molti secoli prima di Costantino, uno de’ più giudiziosi Storici dell’antichità1 avea descritto i vantaggi di una situazione, dalla quale ad una debole colonia di Greci era provenuto il comando del mare e l’onore di una florida ed indipendente Repubblica2.

Se consideriamo Bizanzio nell’estensione che acquistò coll’augusto nome di Costantinopoli, può rappresentarsene la figura come di un triangolo di lati di-

  1. Polibio (l. IV. p. 423) dell’edizione del Casaubono. Egli osserva che la pace de’ Bizantini spesso era disturbata, e ristretta l’estensione del lor territorio dalle scorrerie dei Barbari della Tracia.
  2. La città fu fondata 656 anni avanti l’Era Cristiana da Biza, uomo di mare, che si diceva figlio di Nettuno. I suoi seguaci eran venuti da Argo e da Megara. Fu in seguito rifabbricato e fortificato Bizanzio da Pausania, generale Spartano. Vedi Scaligero animad. ad Euseb. p. 81. Ducange Constantinopolis l. 1. part. 1. c. 15, 16. Quanto alle guerre dei Bisantini contro Filippo, i Galli ed i Re della Bitinia non si dee prestar fede, che agli antichi scrittori i quali vissero prima che la grandezza della città Imperiale suscitasse lo spirito di adulazione e di falsità.