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238 storia della decadenza

Leda alla pugna del cesto1. Lo stretto del Bosforo ha per termini gli scogli Cianei, che una volta, secondo la descrizione de’ Poeti, galleggiavano sulla superficie dell’acque; ed erano dagli Dei destinati a difendere l’ingresso dell’Eussino dalla profana curiosità2. Dagli scogli Cianei fino al capo ed al porto di Bizanzio la girevole lunghezza del Bosforo si estende circa a sedici miglia3, e la più comune di lui larghezza può computarsi circa un miglio e mezzo. Le nuove fortezze d’Europa e d’Asia furon fabbricate nell’uno e nell’altro continente su’ fondamenti de’ due celebri tempj di Serapide e di Giove Urio. Le antiche, le quali son opera degl’Imperatori Greci, dominano la parte più stretta del canale, in un luogo dove gli opposti lidi si accostan fra loro fino alla distanza di cinquecento passi. Queste fortezze furono restaurate e fortificate da Maometto II. quando meditava l’assedio di Costantinopoli4; ma il conquistatore Turco pro-

  1. Amico risedeva in Asia fra le antiche e le nuove rocche, in un luogo chiamato Laurus insana; e Fineo in Europa vicino al villaggio di Mauramolo ed al Mar Nero. Vedi Gyll. de Bosphor. l. III. c. 23. Tournefort Lett. XV.
  2. L’inganno proveniva da varie punte di scogli alternativamente coperte ed abbandonate dalle onde. Al presente non sono che due piccole isole situate in vicinanza de’ due contrari lidi; quella d’Europa è distinta per la colonna di Pompeo.
  3. Gli antichi la facevano di 120 stadi, o di quindici miglia Romane. Essi cominciavano a misurar lo stretto dalle nuove fortezze, ma lo continuavano fino alla città di Calcedone.
  4. Ducas Hist. c. 34. Leunclav. Hist. Turc. Musulmanic. l. XV. p. 577. Sotto l’Impero Greco, queste fortezze servivano per li prigionieri di Stato col tremendo nome di Lete e di torri dell’obblivione.