Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano III.djvu/406

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furore riuscirono spesso fatali a quelli, che gli stavano attorno, o eran sottoposti al suo potere1. Costantina sua moglie vien descritta non come una donna, ma come una furia infernale, tormentata da una insaziabil sete di sangue umano2. Invece d’impiegar la sua preponderanza ad insinuargli miti consigli di prudenza e di umanità, ella esacerbava le fiere passioni del marito; e siccome riteneva la vanità del suo sesso, quantunque deposta ne avesse la gentilezza, un vezzo di perle fu stimato da essa equivalente prezzo per la morte di un nobile innocente e virtuoso3. La crudeltà di Gallo alle volte si manifestava nell’aperta violenza di popolari o militari esecuzioni, ed alle volte si mascherava sotto l’abuso della legge e della formalità de’ processi giudiciali. Le case private d’Antiochia ed i luoghi pubblici eran pieni di delatori e di spie; e Cesare stesso, celato sotto un abito plebeo,

  1. Vedi Giulian. ad S. P. Q. A. 271. Girol. in Chron. Aurel. Vitt. Eutrop. X. 14. Io copierò le parole d’Eutropio, che scrisse il suo compendio circa quindici anni dopo la morte di Gallo, quando non v’era più alcun motivo o di adulare, o di deprimere il suo carattere: Multis incivilibus gestis Gallos Caesar... vir natura ferox, et ad tyrannidem pronior, si suo jure imperare licuisset.
  2. Megaera quidem mortalis, inflammatrix saevientis assidua, humani aruoris avida etc. Ammian. Marcellin. l. XIV. c. l. La sincerità d’Ammiano non gli permetterebbe di alterare i fatti, o i caratteri; ma l’amore, che ha per gli ambiziosi ornamenti, spesso lo conduce ad una veemenza d’espressione non naturale.
  3. Il nome di questo era Clemazio d’Alessandria, e l’unico suo delitto fu l’aver ricusato di soddisfare a’ desiderj della sua suocera, che ne sollecitò la morte, perchè era restato deluso il suo amore. Ammiano l. XIV. c. 1.