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40 storia della decadenza

al Giove del colle Capitolino1. Costantino, molti anni prima del suo battesimo e della sua morte, aveva pubblicato al mondo, che non si sarebbe più veduta nè la sua persona nè la sua immagine dentro le mura d’un tempio d’idoli, mentre spargeva per le Province una quantità di medaglie e di pitture, che lo rappresentavano in una umile e supplichevol positura di devozione Cristiana2.

Non si può facilmente spiegare e scusar l’orgoglio di Costantino, allorchè ricusò i soli diritti di Catecumeno; ma può ben giustificarsi la dilazione del suo battesimo colle massime e colla pratica dell’antica Chiesa. Il Sacramento del battesimo3 s’amministrava regolarmente dal Vescovo stesso coll’assistenza del Clero nella Chiesa Cattedrale della Diocesi nello spazio de’ cinquanta giorni, che passano fra le solennità della Pasqua e della Pentecoste, ed in questo sacro tempo si ammetteva un gran numero d’infanti e di adulti nel seno della Chiesa. La discrezione de’ genitori spesse volte sospendeva il battesimo de’ loro figliuoli, finattanto che potessero intendere quali obbligazioni per mezzo di esso si contraevano; la severità degli anti-

  1. Zosimo (l. II. p. 105).
  2. Eusebio in vit. Costant. I. IV. c. 15-16.
  3. È stata copiosamente spiegata la teoria e la pratica dell’antichità rispetto al Sacramento del battesimo da Chardon; (Hist. des Sacremens, Tom. I. p. 3-405) dal Martenne (De ritib. Eccl. antiq. Tom. I.) e dal Bingamo nel libro decimo e undecimo delle sue Antichità Cristiane. Si può notare una circostanza, in cui le Chiese moderne si sono materialmente allontanate dal costume antico, cioè, che il Sacramento del battesimo (anche quando si amministrava agl’infanti) era immediatamente seguito dalla Confermazione e dalla sacra Eucaristia.