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76 storia della decadenza

ni. Queste furiose, ma momentanee sedizioni prendean vigore dalle vittorie di Vitaliano, che con un esercito di Unni e di Bulgari, per la maggior parte idolatri, si fece campione della Fede cattolica: conseguenze di questa pia ribellione furono lo spopolamento della Tracia, l’assedio di Costantinopoli, e la strage di sessantacinquemila Cristiani. Continuò Vitaliano le devastazioni sino al tempo in cui ottenne, che fossero richiamati i Vescovi, ratificato il Concilio di Calcedonia, e data al Papa quella soddisfazione che domandava. In punto di morte Anastasio sottoscrisse suo malgrado questo Trattato ortodosso, e lo zio di Giustiniano ne adempiè fedelmente le condizioni. Tale fu l’esito della prima guerra religiosa1 intrapresa sotto il nome del Dio di Pace dai suoi discepoli2.

  1. I veri seguaci di Cristo, Dio di Pace, disapprovano queste guerre, queste ribellioni, e questi massacri promossi da monaci, e da preti, che si scostarono intieramente dalle massime cristiane le quali insegnano doversi usare la persuasione, e non la forza, ed aver sempre tolleranza ed amore. (Nota di N. N.)
  2. I fatti generali della storia dal Concilio di Calcedonia sino alla morte d’Anastasio sono registrati nel Breviario di Liberato (c. 14-19), nel secondo e terzo libro di Evagrio, nell’estratto dei due libri di Teodoro Lettore, negli Atti dei Sinodi e nella Epistole de’ Papi (Concil. t. V). Le particolarità successive si trovano con qualche confusione nei tomi decimoquinto e decimosesto delle Mém. ecclés. del Tillemont. Io debbo qui prender commiato da questa guida impareggiabile, la quale fa dimenticare la sua cieca divozione coi pregi eruditi, colla cura che pone nelle sue ricerche, colla veracità ed esattezza scrupolosa che osserva. Gl’impedì la morte di