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i sentimenti o almeno la condotta di padri della patria. Lo spassionato giudizio dell’Imperator d’Occidente era in grado di conoscer chiaramente e di procurar con ardore il bene proprio e del pubblico; ed il Sovrano d’Oriente, che imitava con ugual docilità i varj esempi, che riceveva dal suo fratello maggiore, veniva alle volte guidato dalla saviezza e virtù del Prefetto Sallustio. Ambidue i Principi invariabilmente ritennero nella porpora la modesta e regolata semplicità, che adornato avevano la privata lor vita; e sotto il regno di essi i piaceri della Corte non costarono mai al popolo rossore o sospiri. Essi appoco appoco riformarono molti abusi dei tempi di Costanzo; adottarono giudiziosamente e migliorarono i disegni di Giuliano e del suo Successore; e spiegarono uno stile ed uno spirito di legislazione, che può risvegliare nella posterità l’opinione più favorevole del carattere e del governo loro. Non si sarebbe aspettato mai dal padrone d’Innocenza quella tenera cura pel bene dei sudditi, che mosse Valentiniano a condannare l’esposizione dei bambini nati di fresco1, ed a stabilire con stipendi e privilegi quattordici abili Medici nei quattordici quartieri di Roma. Il buon senso di un ignorante soldato immaginò un utile e liberale Instituto per l’educazione della gioventù e pel soste-

  1. Vedi Cod. Justin. lib. VIII. Tit. III. leg. 2. Unus quisque sobolem suam nutriat. Quod si exponendam putaverit, animadversioni, quae constituta est, subiacebit. Io non mi starò a mescolare presentemente nella disputa insorta fra Noodt e Bynkershoek, con quali pene e per quanto tempo tal pratica opposta alla natura si fosse condannata o abolita dalle leggi, dalla filosofia e dalla maggior cultura della società.