Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano V.djvu/81

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dell'impero romano cap. xxv. 77

stici, e con ugual celerità richiamato, dalla Corte di Treveri. Le rappresentanze di Giovino non servirono che ad indicar la grandezza del male; e dopo una lunga e seria deliberazione, fu affidata la difesa o piuttosto la ricuperazione della Britannia all’abilità del valoroso Teodosio. Le imprese di tal Generale, che fu padre d’una serie d’Imperatori, si son celebrate con particolar compiacenza dagli scrittori di quel tempo: era però degno del loro applauso il reale suo merito; e fu ricevuta dall’esercito e dalla provincia la scelta di lui, come un sicuro presagio di vicina vittoria. Ei prese il momento favorevole alla navigazione; e pose in terra sicure le numerose e veterane truppe degli Eruli e dei Batavi, de’ Gioviani e dei Vittori. Nella sua marcia da Sandwich a Londra, Teodosio disfece vari corpi di Barbari, liberò una moltitudine di schiavi, e dopo aver distribuito ai soldati una piccola parte della preda, acquistossi la fama d’una disinteressata giustizia con restituire il rimanente ai legittimi proprietari. I cittadini di Londra, che avevan quasi disperato della loro salute, spalancaron le porte; ed appena Teodosio ebbe ottenuto dalla Corte di Treveri l’importante aiuto di un Luogotenente militare, e d’un Governatore civile, eseguì con saviezza e vigore il laborioso disegno di liberare la Britannia. Si richiamarono ai loro stendardi i soldati vaganti; un editto di general perdono dissipò i pubblici timori; ed il gradito suo esempio alleggerì il rigore della marzial disciplina. Il variabile metodo di guerreggiare dei Barbari, che divisi in più corpi infestavan la terra ed il mare, lo privò della gloria d’una segnalata vittoria; ma si conobbe il prudente spirito e la consumata perizia d’un Generale Romano