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sua esecuzione. Neppure allo sdegno di Fozio si perdonò da sua madre; l’esilio del proprio figlio preparò il richiamo dell’amante; e Teodosio condiscese ad accettare il pressante ed umile invito del Conquistatore d’Italia. Il favorito giovine, nell’assoluta direzione della sua casa, ed in varie importanti commissioni di pace e di guerra1, prestissimo acquistò uno stato di quattrocentomila lire sterline; e dopo che furon tornati a Costantinopoli, la passione, almeno d’Antonina, continuava sempre ardente e vigorosa. Ma il timore, la devozione, e forse la stanchezza inspirarono a Teodosio pensieri più serj. Gli fece spavento l’affaccendato scandalo della Capitale, e la indiscreta tenerezza della moglie di Belisario; fuggì da’ suoi abbracciamenti; e ritiratosi ad Efeso, si rase il capo, e si riparò nel santuario d’una vita Monastica. La disperazione della nuova Arianna si sarebbe appena scusata dalla morte del proprio marito: essa pianse, si strappò i capelli, empiè il palazzo delle sue grida: „aveva perduto il più caro degli amici, un tenero, un fedele, un laborioso amico!„ Ma le sue calde premure, fortificate dalle preghiere di Belisario, non furon sufficienti a trarre il santo monaco dalla solitudine d’Efeso. Finattantochè il Generale non si mosse per la guerra Persiana, Teodosio non potè indursi a tornare a Costantinopoli; ed il breve intervallo, che passò fra la partenza di Belisario e quella

  1. Nel novembre del 537 Fozio arrestò il Papa (Liberat. Breviar. c. 22 Pagi Tom. II p. 562). Verso il fine del 539 Belisario mandò Teodosio τον τη οικια τη αυτου εφεσωτα (che presedeva alla sua casa) per una importante e lucrativa commissione a Ravenna (Goth. L. II c. 18).