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178 storia della decadenza

lioni di pezze d’oro; furono arsi o messi in pezzi i lor idoli; il capitan Musulmano pronunciò un discorso nella nuova moschea di Carizma; dopo molti combattimenti le masnade turche furono respinte fino al deserto, e dagli imperatori della Cina si chiese l’amicizia degli Arabi vincitori. Debbesi attribuire in gran parte all’industria loro la fertilità di quella provincia, che era la Sogdiana degli antichi: ma dopo il regno dei re Macedoni si conosceano i vantaggi del suo territorio e del clima, e se ne traeva profitto. Prima dell’invasione dei Saraceni, Carizma, Bochara e Samarcanda erano città ricche e popolose, soggette ai pastori del settentrione. Le contornava un doppio muro, e un muro esterno chiudeva i campi e i giardini che al distretto appartenevano delle città. Dai negozianti della Sogdiana si fornivano tutte le merci che l’India e l’Europa abbisognavano, e dalle fabbriche di Samarcanda si è diffusa in occidente quell’arte inestimabile che trasforma i cenci di lino in carta1.

[A. D. 632] II. Abubeker dopo avere rimessa l’unità della fede e del governo, scrisse a tutte le tribù Arabe questa lettera: „Nel nome del Dio misericordioso, salute e prosperità al resto de’ veri credenti, e le benedizioni del cielo siano con voi. Io lodo il Dio onnipotente,

  1. Si è inserita nella Bibliotheca arabico-hispana, una curiosa descrizione di Samarcanda (t. I, p. 208 ec.). Il bibliotecario Casiri, seguendo un testimonio degno di fede, (t. II, 9) narra che la carta fu portata per la prima volta dalla Cina a Samarcanda (A. E. 30), e che fu inventata o piuttosto introdotta alla Mecca (A. E. 88). La Biblioteca dell’Escuriale possede un manoscritto in carta che appartiene al quarto o quinto secolo dell’Egira.