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ma bramiamo la pace, e consentiam di buon cuore a prestare tributo ed obbedienza ai suoi successori temporali„. Il tributo fu fissato in due pezze di oro per ogni cristiano: i vecchi, i monaci, le donne, e i fanciulli dei due sessi, sino all’età di sedici anni, furono esentati da questa tassa personale: i Cofti, domiciliati al di sopra e al di sotto di Menfi, diedero il giuramento di fedeltà al Califfo, e promisero ospitalità per tre giorni a qualunque Musulmano viaggiasse nel lor Cantone. Questa carta di sicurezza annichilì la tirannide ecclesiastica e civile de’ Melchiti1: gli anatemi di S. Cirillo risonarono in tutti i pulpiti, e furono restituite le chiese col lor patrimonio alla comunion de’ Giacobiti, i quali godettero smodatamente di quel momento di trionfo e di vendetta. Beniamino, lor Patriarca, uscì del suo deserto mosso dai pressanti inviti di Amrou, il quale dopo un colloquio con esso degnò dichiarare graziosamente sè non aver giammai scontrato alcun sacerdote cristiano che fosse di più puri costumi, e di più venerandi sentimenti2. Il Luogo-tenente di Omar passò da

  1. Eraclio aveva commessa al patriarca Ciro la prefettura dell’Egitto, e la direzione della guerra (Theoph. p. 280, 281). „Non consultate voi in Ispagna i vostri preti? diceva Giacomo II. — Sì, gli rispose l’ambasciator del re Cattolico, e i nostri affari van di conseguenza„. Non oso davvero riferire i disegni di Ciro, che volea pagare il tributo ai Musulmani senza scemar le rendite dell’imperatore, e convertire Omar dandogli in isposa la figlia d’Eraclio. (Nicephor., Breviar. p. 17, 18).
  2. V. la vita di Beniamino in Renaudot (Hist. patr. Alexand., pag. 155-172) il quale ha corredata l’istoria del conquisto dell’Egitto con alcuni fatti tolti dal testo arabo di Severo, isterico Giacobita.