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18 storia della decadenza

sima rappresentavano le chiese alle quali S. Paolo indiritte avea le sue epistole. Silvano pose la sua dimora nei dintorni di Colonia1, in quella parte del Ponto che rendettero parimente famosa gli altari di Bellona2 e i miracoli di S. Gregorio34. Qui venne fuggendo il governo tollerante degli Arabi e qui, dopo ventisette anni di predicazione, perì vittima della persecuzione de’ Romani. Que’ devoti imperatori, che di rado aveano proscritte le vite d’altri

  1. Gli è verisimile che Pompeo fondasse questa città dopo la conquista del Ponto. Trovasi la medesima in riva al Lico, al di sopra di Neo-Cesarea: i Turchi la chiamano Culei-Hisar, ovvero Scionac; assai popolata, e posta in un paese ben difeso dalla natura (D’Anville, Géographie ancienne, t. II, p. 34; Tournefort, Voyage du Levant, t. III, lettera 21, p. 293).
  2. Il tempio di Bellona a Comana, nel Ponto, ricca e possente fondazione, ove il gran Sacerdote veniva onorato, come seconda persona del regno. Di tale carica erano stati insigniti diversi proavi materni di Strabone, che con particolare compiacenza si arresta a descrivere (l. XII, p. 809-835, 836, 837) il tempio, il culto della Dea, e la festa che ad onore di essa ogni anno si celebrava; ma la Bellona del Ponto più alla Dea dell’amore che a quella della guerra si assomigliava.
  3. Gregorio, vescovo di Neo-Cesarea (A. D. 240-265), soprannomato Taumaturgo, ossia facitore di maraviglie. Un secolo dopo, Gregorio di Nissa, fratello del gran S. Basilio, pubblicò la storia o veramente il romanzo della vita di Gregorio il Taumaturgo.a
    1. Non è da dirsi che la vita di S. Gregorio Taumaturgo sia un romanzo, perchè fu scritta, e pubblicata un secolo dopo da un altro Santo, Gregorio di Nissa. (Nota di N. N.)
  4. Non bisognava unire insieme il tempio di Bellona, ed i miracoli di Gregorio. (Nota di N. N.)