Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/139

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dell'impero romano cap. lxviii. 133

rnazione; e già il Pontefice Sisto accigneasi a fuggire di là dall’Alpi, quando il nembo fu dissipato dall’avvenimento che pose fine alle imprese e alla vita di Maometto II, pervenuto all’età di cinquant’un anni1. [A. D. 1481] Nell’ambizioso animo suo questo conquistatore agognava alla conquista dell’Italia, ove possedea già una città fortificata ed un vasto porto, e certamente, se viveva ancora, giusta ogni apparenza, avrebbe soggiogata, come la nuova, l’antica Roma2.

  1. Oltre ai due Scrittori d’Annali accennati nella nota precedente, i leggitori potranno consultare il Giannone (Istoria Civile, t. III) intorno all’invasione di Napoli fatta dai Turchi. Quanto alla descrizione del Regno e delle conquiste di Maometto II, mi sono valso talvolta delle Memorie istoriche de’ Monarchi ottomani di Giovanni Sagredo, edizione di Venezia del 1677, in 4. O in tempo di pace, o di guerra, i Turchi furono sempre scopo all’attenzione della Repubblica di Venezia. Il Sagredo, Procuratore di S. Marco, potè in virtù della sua carica, veder per entro a tutti i dispacci ed archivj della sua Repubblica, e l’Opera di questo Nobile non va priva di meriti nè per la sostanza, nè per lo stile. Nondimeno dà a divedere troppa acredine contro gl’Infedeli, e la sua narrazione (di sole settanta pagine in quanto spetta a Maometto) diviene più ricca di particolari ed autentica, coll’avvicinarsi agli anni 1640 e 1644 che la compiscono.
  2. Terminando qui i miei lavori che si riferiscono all’Impero greco, darò alcuni cenni sulla grande Raccolta degli Scrittori di Bisanzo, de’ quali più d’una volta ho citati i nomi e le testimonianze nel corso della presente Storia. Aldo e gl’Italiani non impressero in greco che gli Autori Classici dei tempi migliori; ma dobbiamo agli Alemanni le prime edizioni di Procopio, di Agatia, di Cedreno, di Zonara ec. I volumi della Bisantina (36 vol. in fol.) sono comparsi successiva-