Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/103

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piú elette. E siccome essa potea assai meno prima che si trovasse l’arte tipografica (*), i paesi che oggi le soggiacciono sono piú infelici e men civili degli antichi e di quelli dei bassi tempi, quando l’opera libera dei copisti suppliva in parte al difetto dei torchi. Ma se, in quei venticinque secoli in circa che corsero da Salomone e da Esiodo a Giovanni Guttemberg e a Gianlorenzo Costerò il mondo orientale, greco, romano, europeo fosse stato sottomesso a un arbitrato censorio come quello che oggi regna in Roma, Napoli, Firenze, Milano, Vienna, Pietroborgo, niuno o pochissimi dei grandi scrittori che piú onorano la specie umana avrebbe potuto divulgar le sue opere, e la nostra coltura non differirebbe gran fatto da quella degli Eraclidi e degli Agareni. La libertá della stampa supplisce in parte ai difetti intrinseci o accidentali dei governi e in particolare a quelli del principato civile: impedisce che al maneggio degl’idonei prevaglia durevolmente quello dei privilegiati, vieta che l’instruzione e l’educazione divengano un monopolio, antiviene o corregge molti abusi e disordini, assicura i diritti pubblici e privati, crea, assoda, migliora l’opinione nazionale, e rimedia insomma ai danni e ai rischi che sogliono nascere dall’azione governativa, eziandio meglio ordinata, i quali, per l’imperfezione umana, sono cosiffatti che mossero alcuni scrittori paradossastici a ripudiare ogni forma di reggimento.

Ciò nulla meno, la stampa libera e diffusa porta seco il pericolo di un grave inconveniente che ne scema i benefici effetti, cioè il prevalere dei giornali ai libri. Siccome si trovano ingegni mezzani e ingegni grandi, e che havvi una scienza popolana comune a tutti e una scienza piú squisita propria di pochi, cosi vi sono due bibliografie, l’una dei libri e l’altra delle effemeridi. Il chiarire le vere correlazioni e i rispettivi uffici di queste due maniere di letteratura è di tanto rilievo, quanto importa che la stampa sia mezzo di progresso civile e non di peggioramento. Ora egli è manifesto che i libri soli somministrano la scienza soda, vasta, profonda: i giornali la volgarizzano, la sminuzzano

(i) Consulta Tac., Ann., iv, 35; xiv, 50.

V. Gioberti, Del rinnovamento civile d’Italia - in.