Pagina:Gioberti - Del rinnovamento civile d'Italia, vol. 3, 1912 - BEIC 1833665.djvu/43

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d’acqua e di fuoco la borghesia medesima. La vera democrazia non esclude alcuna realtá civile, non è privativa né sofistica, ma imparziale, dialettica, conservatrice; e queste sono le doti che la rendono invitta. Ella si debilita e spesso si ammazza ogni qual volta rimuove da sé una parte, la quale, veggendosi dare lo sfratto, diviene opponente e nemica implacabile, come i veri ed i fatti esclusi dalle dottrine si convertono in obbiezioni. E cercando di prevalere, tiene la societá in inquiete e in trambusto, ricorre alle congiure o alle rivolte per mutarla e, se le riesce, si vendica dell’ingiustizia sofferta colle violenze e le rappresaglie.

La democrazia essendo universale, ogni ceto e ogni individuo dee parteciparne secondo la tenuta e la capacitá sua. Ora la capacitá versando nel pensiero e il fior del pensiero nell’ ingegno, la misura di questo viene a essere la norma di cotale partecipazione. L’ingegno è il sovrano naturale; e pogniamo che pochi il posseggano a compimento, a tutti è dato il vantaggiarsene senza pregiudizio dell’egualitá cittadina, mediante la rappresentanza, che è la forma moderna di ogni libero statuto. La rappresentanza o delegazione ha due fondamenti in natura: l’uno, la paritá essenziale di tutti gli uomini e la loro specifica medesimezza; l’altro, la disparitá accidentale e individuale del valore e della sufficienza. Avendo l’occhio alla disparitá, la rappresentanza è la sostituzione dei pochi capaci ai molti inetti ; .se non che, essendo la famiglia umana una in solido e identico il pensiero in tutti gli uomini sotto diverse forme, il sostitutore si trova nel sostituito e sottentra per cosi dire a se stesso. La mentalitá non differendo per l’intima sua sostanza nei vari individui, ne segue che la cognizione piú esquisita non si disforma in essenza dalla piú rozza; però (come giá abbiamo avvertito) l’ingegno non fa altro che tradurre in note espresse e limpide i sensi implicati e gl’ istinti confusi della moltitudine. Eccovi la radice naturale della rappresentanza, la quale viene a essere una semplice traduzione o vogliam dire interpretazione, per cui a guisa di glosa si chiarificano gl’intendimenti e si diradano le oscurezze del testo originale. Ora l’ ingegno essendo il solo