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merfe la vischia, dove... basta, la dirò un’altra volta a comodo.
Sta’ di buon animo, e passatela allegramente. Salutami l’Ugolini, a cui, credo, avrai dato tu il mio indirizzo. Mille e mille bacioni pieni d’immenso affetto. Tuo
Giosuè.
(103)
A Giorgio Querci.
9 Ottobre 1915.
- Giorgio mio,
ho ricevuto una tua cartolina, della quale ti sono infinitamente grato. So bene di non meritare quel che mi dici, ma lo gradisco lo stesso. E allora che cosa dovrei dir io di te, a cui devo tante ore indimenticabili e una gratitudine fraterna? Il maggiore ricambia di tutto cuore i tuoi saluti. Parla di te con una tenerezza commossa e commovente. Così i due dottori, il gros e il cit, che in questi giorni hanno molto da fare, come comprendi, ma che trovano il tempo di pensare a te con