Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Del Gemelli. | 177 |
seconda del Nilo, che tutto il paese teneva inondato. Io dissi, e dirò ora di bel nuovo, che bisogna armarsi di gran pazienza, e far del sordo, camminando per l’Egitto, e Terra Santa; dove i Cristiani sono ugualmente abborriti da’ Turchi, e dagli Arabi, e dagli uni, e dagli altri bisogna soffrire ingiurie, e scherni senza fine: vedendosi il più delle volte un nudo miserabile, che non ha cenci da ricoprirsi, dar con incredibile superbia la baja alle oneste persone. L’altro male si è, che stimano tutti i Franchi esser medici; onde benche sani, vogliono si tocchi loro il polso: ciò che mi bisognò fare anche a me, per non ricevere qualche grave dispiacere nella persona, sapendo di certo, non averne nè anche ad essere ringraziato.
Sabato 3. spirò vento contrario, onde si fece poco cammino; come anche la Domenica 4. Per la trascuratezza degli ignoranti marinari, la barca diede in secco; e per tirarla fuori, fu necessario scaricarla, e poi caricarla di nuovo, in che si consumò buona parte del giorno: ma venendo poscia buon vento, giugnemmo al cader del Sole in Roseto.
Lunedì 5. m’imbarcai per Alessan-
Parte I. | M | dria, |