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414 | Giro del Mondo |
nanze di Lione per lo medesimo ministerio in Trabisonda.
CAPITOLO TERZO.
Viaggio sino ad Arzerum, o Erzerom.
Ccompagnatomi adunque co’ suddetti Padri, mi posi in cammino il Martedì 27. dopo desinare, con una buona caravana. Fatte quattro ore di strada montuosa e fangosa, albergammo nel dirupato Karvanserà d’Oreglan; ove dormimmo a cielo aperto, collo strepito di grosso fiume ivi vicino, e de’ cani selvaggi, che vanno a schiere per quelle montagne. Il Mercordì 28. sul far del giorno ci riponemmo in istrada, e camminammo lentamente per asprissime montagne. Fatte in nove ore 24. miglia, ci fermammo nel Karvanserà di Cuscan tanto capace, che il Cielo servì di tetto a molti. Questa strada non era la più frequentata, ma vi si pratica volontieri d’Inverno; perché quella di Agagi-bascì più brieve di due giorni, è impedita dalle nevi; onde noi in partendo da Trabisonda la lasciammo, passando per lo ponte
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