Pagina:Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. II.djvu/295

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Del Gemelli. 261

meno, sentii dal medesimo interrogarmi, se avea ritrovato il tesoro; credendo egli, che le iscrizioni fossero in lingua Portughese, e che io le avessi lette, e pigliato poscia il tesoro, siccome gli avea detto il Karvansedar: ciò che mi fece rider di voglia per tutto il cammino.

Montato adunque a cavallo feci ritorno in Mirxascon. Per istrada uccisi nel lago uno stravagante uccello, bianco di colore, che rosseggia un poco sotto l’ale: egli ha le gambe alte, i piedi d’oca, e’l becco lungo più dilicato nella superiore, che nell’inferior parte: i Portughesi lo chiamano Flamengo.

Dormii la notte del Giovedì 16. nel medesimo Karvanserà; e la mattina del Venerdì 17. ben per tempo cavalcai per Sciras. Incontrai nel cammino tre ladri presi da’ soldati del Kan di Sciras in Mirxascon, per aver rubati, ed uccisi sulla strada pubblica più, e più viandanti. Venivano condotti con un legno biforcato nel collo, et inchiodato come un triangolo; ciò che fece venirmi in mente il legno anche biforcato, che ponevano i Romani antichi a’ loro schiavi trovati in qualche errore; onde presso i Comici così sovente furciferi vengono appellati. Al


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