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16 | Giro del Mondo |
no vidi nella marina fabbricarsi una barca detta Galavetta, in cui poneano chiodi di legno, e poi bambagia nelle commessure.
CAPITOLO SECONDO.
Brieve viaggio sino a Suratte, e ritorno
in Daman.
Urioso di veder Suratte, ed essendo facile l’andarvi per la pronta partenza della Cafila verso la Città di Cambaya, ed altri Porti; mi portai il Venerdì 14. a far una visita al Capitan Moro (che val quanto Capitan Maggiore) dello galeotte, che servivano di scorta alla Cafila; ed in fine lo pregai a darmi imbarco sopra la sua, ch’era fatta a modo di fregata, e munita di 20. pezzi d’artiglieria. Me lo concesse con molta cortesia (cotanto generosa è la nazion Portughese) ond’io ringraziatolo, ritornai a casa per prepararmi alla partenza. Il Sabato 15. dopo desinare, avendo lasciate le mie robe raccomandate al P. Francesco, per non aver disturbo in quella rigorosissima Dogana; m’imbarcai col servidore nella galeotta del Capitan Moro ed usciti dal Porto colla corrente
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