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senza poterli far cadere al piano, per la grandezza della pietra. Avea questa figura una gran concavità nel petto, dove era collocato il Sole; e nel rimanente era tutta coperta (come quella della Luna) d’oro, che poi si presero gli Spagnuoli, in tempo della conquista. Oggidi si veggono, appiè della piramide, due gran pezzi di pietra, ch’erano parti delle braccia, e piedi dell’Idolo. Due difficultadi da ciò nascono: la prima, come tagliassero sì dura pietra gl’Indiani, non avendo l’uso del ferro: la seconda, come la portassero, ed alzassero in tanta eminenza, privi affatto di macchine, e dell’arte d’inventarle. Oltreacciò nelle vicinanze non si truovano pietre di tal durezza; e per condurle da lontano, non aveano nè mule, nè cavalli, nè bovi, perche simili animali vi furono introdotti dagli Spagnuoli. La parola non è Mexicana (potrebbe ben essere di Meccioacan, o altra Provincia) perche i Mexixani chiamano la Chiesa Teocagli, e Zoptli.

La fabbrica di queste piramidi viene attribuita agli Ulmecchi, secondi popolatori della Nuova Spagna, venutivi da quell’ Isola Atlantica, di cui favella Platone nel suo Timeo. Fallì tal conghiettura, per-


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