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adunque ed il significato essendo gli stessi, non v’ha tra que’ vocaboli altra distinzione che quella dell’impiego. Ponendo mente a questa osservazione si risolveranno molte difficoltà della lingua, difficoltà che dettarono al Castelvetro le acri postille contro al Bembo: e sì che tutti e due avevan ragione, questi traendo le voci dalla loro prossima origine, cioè dal provenzale, quegli dalla remota.
DIMORA - SOGGIORNO.
L’idea della durata è la concomitante dei due vocaboli, ma in soggiorno è stretta entro certi limiti, in dimora è indefinita: soggiorno ebbe origine dal soffermarsi per un giorno in alcun luogo, e quel lepidissimo ingegno del Berni nel creare un nuovo vocabolo da contrappore a soggiornare lo trasse da notte:
» Non so dir se sonnotta, o se soggiorna.»
Dimorare è aver stanza ferma in un luogo, e soggiornare è averla per a tempo. La terra è soggiorno al cristiano, la sua dimora è il cielo; l’infelice proscritto in terra straniera fa soggiorno più o meno doloroso in questo o quel luogo, ma sospira pur sempre la sua