Pagina:Giuseppe Grassi - Saggio intorno ai sinonimi della lingua italiana (1821).djvu/88

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latino, dal quale derivò il verbo luceo, onde lucimen, e per sincope lumen1, nome d’azione, 0 verbale di lucere.

Venendo ora ai traslati, appariranno in questi ugualmente chiare le stesse differenze dei significati naturali delle due voci: quella da maggiore a minore si dimostra, quando diciamo dar lume ad una materia, per incominciare a dichiararla, poichè porla in piena luce è ridurla all’evidenza, è spiegarla intieramente; così il ricercare alcun principio di notizia d’una cosa si dice pigliar lume e non luce. Osserviamo altresì la distinzione dalla parte al tutto nel dire la luce di questo secolo, la luce della filosofia, la luce dell’arte critica, per indicare l’eccellenza delle cognizioni che onorano il secolo in cui viviamo, e che c’insegna la filosofia, o la critica; volendo in questo caso sostituir lume a luce fa mestieri porre più lumi insieme, perchè facciano una luce; e però non si direbbe correttamente il lume del secolo, della filosofia, ma sibbene i lumi del secolo, della filosofia, della critica. Osservò pure questa idea


  1. *Forcellini ad voc.