Pagina:Gli sposi promessi III.djvu/31

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capitolo ii - tomo iii 397

stufato,1 regolando ogni movimento in modo che il romore2 eccitasse nella mente di Lucia una immagine chiara di quello che ella faceva3. E questa sua cura era spinta al segno4 (la delicatezza dei lettori ci perdoni se per 5seguire fedelmente il manoscritto in tutto ciò che può essere una rappresentazione del costume, ripetiamo anche questa particolarità)6 che, postasi a mangiare, ella andava rimasticando nella sua bocca sdentata il boccone,7 producendo con affettazione quei suoni, che a ragione proscrive Monsignor della Casa; perché8 ella s’immaginava che in quei suoni ci fosse qualche cosa di appetitoso: la sua educazione, e le sue antiche abitudini avevano9 talmente elevata10 sopra le sue idee l’idea di mangiare di quei bocconi11 che non sono concessi a tutti, che12 tutto ciò che era associato a questa idea13 era per lei, importante, leggiadro, irresistibile. «Buono!» diceva di14 tratto in tratto. «Buono! viva l’abbondanza! muoja la carestia! Bella cosa vivere in casa dei signori!» E pure di tratto in tratto dava una occhiata alla sfuggita al cantuccio, ma, vedendo Lucia insensibile si adirava15 dell’inutilità dei suoi artifici cosí16 reconditi; e17 mescolava alle esclamazioni di ammirazione e di gioja, un brontolio sordo di «ehn! ehn! smorfia, smorfia, smorfia!» Venne finalmente18 all'ultima prova e al più forte esperimento:19 prese con la sua destra rugosa e scarnata un fiasco che stava sulla tavola, con la sinistra un bicchiere, e fattili prima cozzare un20 tratto e tintinnire, sollevò il fiasco, lo inclinò sul bicchiere,21 lo riempi, se lo pose22 alla bocca, tracannò un sorso, ritirò il bicchiere, batté due o tre volte un labbro contra l’altro, e sclamò: «Ah! questo risusciterebbe un morto! Bella felicità averne dinanzi un buon fiasco! Al diavolo i rangoli, e i pensieri! Non mi duole più nemmeno d’esser

  1. facendo più romore in modo
  2. desse
  3. Buono! Buono! [diceva ella) diceva di tempo
  4. che
  5. essere fedeli
  6. che ella nel mangiare (lacuna)
  7. con quei suoni che Mon (lacuna)
  8. l'ìdea di mangiare nella educazione e nelle antiche abitudini di quella vecchia
  9. associata all’ idea di mangiare [da la] una
  10. su
  11. che toccano un po’
  12. in
  13. ella vedeva qualche cosa d’importante
  14. tempo
  15. dei suoi vani sforzi male impiegati
  16. ingegnosi
  17. brontolava
  18. all'ultimo e più forte colpo
  19. Segno, e a margine, in penna: «. punto fermo».
  20. momento
  21. e vi fece
  22. bocca | lo ritirò un momento, e [battendo] batté due o tre volte le